Il sentiero “Via dei tredici” e il Massaciuccoli

Ho scoperto Via dei Tredici esplorando da vicino la mappa ingrandita di Torre del Lago.
Il Massaciuccoli è un lago complesso, fatto di insenature, canali, paduletti con cui la città vive in stretta simbiosi in un’eterna lotta tra terre emerse e zone acquitrinose.
Nonostante il lago lambisca una gran parte della città sul versante est, non sono molti gli accessi visitabili dal grande pubblico, quelli che appena arrivi in città si aprono alla vista o si fanno trovare con facilità perchè indicati sulle guide o sui cartelli stradali.
C’è il Belvedere Puccini e tutto quello che ruota intorno al teatro Pucciniano, ma per il resto, il lago è zona di pescatori e contadini, o di avventurieri come me che cercano qualche nuova area da conquistare.
Fotograficamente parlando, è sottinteso!
Così esplorando la piantina mi accorgo di una sottile strada bianca dal nome Via Cimarosa.
Questa via è inizialmente carrabile ed asfaltata, ma dall’incrocio con via Cavour, diventa sterrata e prosegue in mezzo alla campagna e giunge sulle rive del Massacciuccoli.
Una nuova avventura ha inizio.
Seguitemi.

Il sentiero "Via dei tredici"

VIA CIMAROSA

La strada sterrata inizia stretta tra un vecchio deposito di materiali da costruzione e un capannone in lamiera con uno spiazzo che accoglie una rimessa di barche.
Mi affaccio dal cancello in ferro che chiude l’entrata e fin da subito una spettacolare vista sul lago si offre ai miei occhi.
Alcune vecchie barche tirate in secca riposano sulla sabbia, un paio di panchine si trovano sulla sponda del lago e offrono ristoro e vista ai fortunati che hanno accesso all’area.

vista sul lago di Massaciuccoli
barca in secca sul lago di Massaciuccoli

Proseguo decisa per scoprire verso quali meraviglie il piccolo sentiero mi condurrà, sulla mia sinistra il lago è nascosto alla vista da una serie di vecchie rimesse e dalla folta vegetazione, tra cui ogni tanto si aprono magnifici scorci sulla distesa lacustre.
Isolotti ricoperti di canneti si alternano a baracche malandate che sfidano la forza di gravità e lentamente si stanno accasciando un fianco.
E un procedimento graduale, ci vogliono anni e anni di umidità, incessante moto ondoso del lago, legno che marcisce consumato dalle termiti e dal putridume, incuria costante e abbandono dell’uomo.
Tutto deve lavorare in sinergia affinchè questo lento ed elegante declino avvenga.

Il sentiero "Via dei tredici" e vista delle baracche

Dopo poco raggiungo un bivio dove trovo una marginetta, forse votata ai pescatori.
Non posso proseguire verso sinistra, un cancello chiude l’ingresso, macchinari e edifici mi suggeriscono che c’è un impianto non ben identificato, forse una vecchia pesa industrale, così svolto a destra seguendo l’insenatura del lago che crea una specie di U.

Il sentiero "Via dei tredici" e marginetta

Attorno a questa insenatura sono sparse diverse bilance da pesca, alcune ancora attive, altre invece completamente distrutte.

bilance e Il sentiero "Via dei tredici"

Tra le bilance si possono scorgere attrezzi e indumenti abbandonati, testimonianza dell’attività che veniva fatta nella zona, adesso giacciono ricoperti di polvere, ragnatele e foglie.

bilance abbandonate

Mentre fotografo sento frusciare tra le canne ai miei piedi, qualche animale si è nascosto tra la vegetazione e i miei passi lo hanno spaventato.
Poi all’improvviso un forte sbattere d’ali e una papera si alza dal pelo dell’acqua.
Con un po’ di fortuna (uso ottiche con fuoco manuale) riesco a riprenderla mentre spicca il volo.

canale sul Massaciuccoli

VIA DEI TREDICI

Dall’insenatura a U parte un sottile canale che si allontana dal lago e a fianco ad esso un sentiero cammina parallelo.
Un cartello ne indica il nome: “Via dei Tredici”.
Successivamente, nelle mie peregrinazioni in zona, incontrerò via dei Quindici, e via dei Sedici, è la numerazione delle antiche vie d’acqua viareggine.
Decido di seguire il sentiero e vedere dove mi porterà.

Il sentiero "Via dei tredici"

Il camminamento si avventura per la campagna, sempre rimanendo fedele al canale, incontro pochissime persone nel mio pellegrinaggio, qualche solitario proprietario con cane al seguito, un contadino che sta zappando il suo orticello, qualche pescatore che sta facendo manutenzione alla sua bilancia.
L’atmosfera è un po’ surreale, sto camminando parallela alla superstrada e sento lo sfrecciare continuo delle auto.
In un luogo di aperta campagna dove il silenzio dovrebbe regnare sovrano, sono invece le macchine a fare da colonna sonora alla mia passeggiata.

Il sentiero "Via dei tredici"

LE BILANCE SUL CANALE

Sulla mia destra posso rimirare le tipiche bilance e baracche dei pescatori, immagine ricorrente in tutto il lago di Massaciuccoli.
Devo ammettere che qui sono particolarmente ben tenute, sono poche le bilance che stanno marcendo, indizio del fatto che questa zona è ancora molto attiva a livello di pesca.

bilancia sul Massaciuccoli
bilancia sul Massaciuccoli

Molte bilance hanno ancora le reti tirate e sospese sopra le acque del lago, pronte ad essere calate per pescare.

bilancia sul Massaciuccoli

Piccoli attracchi sono sparsi lungo il canale e permettono di arrivare alle baracche sorte sulla sponda opposta del corso d’acqua, non raggiungibili via terra.

NON C’E’ ACQUA SENZA LIBELLULE

Una miriade di libellule piccole e grandi danzano intorno a me.
Adoro questi insetti perchè oltre ad essere davvero eleganti sono anche molto pazienti, si fanno fotografare senza paura alcuna.
Vedere il mondo attraverso un obiettivo è una scoperta nuova ogni giorno, poter osservare ingranditi dei dettagli che ad occhio nudo non si vedono è entusiasmante, ci dà accesso ad un mini-mondo fatato segreto e sconosciuto.
Sapevate ad esempio che le libellule vi guardano dritti degli occhi se vi avvicinate per fotografarle?
Giuro!
Non ci credete?
Guardate questa foto qui sotto!
Quando mi avvicino mi fissano imperterrite e poi fanno un movimento buffissimo all’indietro con la testa, come se si sistemassero di capelli lontano dal viso.
Ogni volta è sempre come la prima volta, riescono sempre a farmi sorridere 😀

libellula lago di massaciuccoli

Piccole farfalle nere punteggiate di rosso svolazzano tutto attorno e si posano sui fiori di mora attirate dal prezioso nettare.
Impossibile non notarle, il vermiglio delle ali è talmente acceso da catturare il mio sguardo ovunque si posino.

L’ARRIVO SULLE SPONDE DEL MASSACIUCCOLI

Via dei Tredici prosegue a lungo, per circa un paio di chilometri, passando accanto alla vecchia discarica, poi si interrompe bruscamente quando incontra un canale che taglia il sentiero perpendicolarmente e non permette di andare oltre.
Ed è qui, da un piccolo spiazzo, che si ha una nuova magnifica vista sul lago di Massaciuccoli.

vista del massaciuccoli da via dei tredici

E su una vecchia bilancia scassata e cadente su di un fianco, circondata da alberi spettrali che danno un tocco unico e macabro alla scena.


Sembra una scena tratta da un racconto di Lovecraft, mi aspetto di vedere emergere un Grande Antico dalle acque del lago da un momento all’altro, afferrarmi con un tentacolo e portarmi giù con lui.

Ma fiuh… non accade.
E’ solo la mia maledetta fantasia!

bilancia sul Massaciuccoli

Questo è il nostro punto di arrivo.
Non si può andare oltre, la strada mi obbliga a tornare indietro, un po’ controvoglia.
Avrei avuto il desiderio di esplorare ancora, di seguire il canale per vedere verso quali altri luoghi affascinanti mi avrebbe portato.
Ma la visita al lago di Massaciuccoli non è ancora finita, quindi Stay Tuned!

via dei tredici

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