Passeggiata dalla Bufalina al Massaciuccoli

Il canale della Bufalina – conosciuto più semplicemente come “La Bufalina” – attraversa la città di Torre del Lago Puccini e collega il Lago di Massaciuccoli al mare.
La Bufalina passa attraverso zone della città ancora non urbanizzate e taglia in due il parco di Migliarino San Rossore.

Mi sono sempre chiesta quale fosse il punto esatto in cui il canale nascesse dal lago e in una delle mie esplorazioni sono finalmente riuscita a scoprirlo!

Passeggiata dalla Bufalina al lago di Massaciuccoli, il parco Migliarino San Rossore

ARGINE SUD DEL CANALE LA BUFALINA

Parcheggio all’ex ristorante “La Bufalina” sulla via Aurelia, da qui si ha accesso a due camminamenti paralleli che seguono gli argini del canale.

Dopo aver percorso il sentiero a Nord del Bufalina e aver scoperto che è un vicolo cieco, scelgo quello sull’argine Sud – costeggiato da una schiera di antiche case contadine – il quale mi conduce verso il ponte della superstrada che scorgo in lontananza.

Passeggiata dalla Bufalina al lago di Massaciuccoli, sotto il cavalcavia dell'autostrada
Passeggiata dalla Bufalina al lago di Massaciuccoli, sotto il cavalcavia dell'autostrada

E’ proprio subito dopo il secondo cavalcavia rumoroso e pieno di graffiti che scorgo un vecchio cancello arrugginito e chiuso a chiave.

Passeggiata dalla Bufalina al lago di Massaciuccoli, il cancello

OLTRE IL CANCELLO

La prima volta che mi sono trovata di fronte al cancello – devo ammetterlo – mi sono fermata, indecisa sul da farsi.
L’idea di entrare in una proprietà privata mi metteva un po’ a disagio.

Così sono tornata indietro, ho fatto domande, atteso e osservato, e ho notato persone del luogo che si intrufolavano dentro.
Una sottile striscia di terra di una 20ina di cm serpeggia tra il cancello e il canale e concede uno spericolato passaggio aggrappandosi al montante di ferro.

“Dai” mi sono detta “Cosa vuoi che ti succeda? Tuttalpiù ti sparano!”

Sono cresciuta in un piccolo paese contadino e devo ammettere che il concetto di proprietà privata nelle zone di campagna è diverso da quello che vige in città.
Esiste, certamente! Ma è leggermente più elastico.

Ho passato la mia infanzia – assieme a mio padre – a correre tra campi di grano e tra filari di viti che avevano un proprietario, senza che nessuno ci sgridasse mai.
Anzi, il più delle volte mio padre si fermava chiacchierare con i proprietari mentre io giocavo con le pannocchie lì vicino.

Forse erano altri tempi, ma il concetto era questo: non sei eri lì per fare niente di male, eri il benvenuto.
A dire il vero, mi è capitato tutt’oggi di trovarmi in piena campagna ed avere incontrato il proprietario del terreno, e come allora sono nati incontri piacevoli e conversazioni indimenticabili!

Quello che è sempre bene fare è non nascondersi, ma essere i primi a salutare, presentarsi, chiedere scusa se si è invaso la proprietà e far vedere che si hanno intenzioni amichevoli.

Armata così della mia sicurezza di ex-bambina-di-campagna, varco il cancello e dall’altra parte un sentiero rigoglioso di vegetazione mi invita ad avventurarmi nel profondo del parco, verso nuove scoperte.

Passeggiata dalla Bufalina al lago di Massaciuccoli

Seguo il sentiero che costeggia la Bufalina, godendo qua e là della vista sul canale che spunta tra le fronde intricate dei cespugli e dei piccoli alberi che sono nati sulle sue sponde.

Passeggiata dalla Bufalina al lago di Massaciuccoli

L’ARRIVO SUL MASSACIUCCOLI

Infine il sentiero si interrompe bruscamente e mi ritrovo in un piccolo spiazzo rotondeggiante, fitto di alberi e denso d’oscurità.
Sulla sinistra un pozzo di luce splende in mezzo al buio, quasi mi acceca, immersa come sono nel folto della vegetazione.

Mi avvicino per vedere su cosa dia questa apertura e mi accorgo con immenso stupore di essere esattamente nel luogo che desideravo trovare: alla “sorgente” del Bufalina, dove il canale nasce dal lago di Massaciuccoli e inizia il suo pigro incedere verso il mare.

La vista sul lago è parziale.
Alcuni resti di bilance si frappongono tra me e il teatro, isolotti rigogliosi di canne galleggiano in mezzo al lago, ma da qui posso vedere il teatro Pucciniano da una prospettiva nuova e inusuale.

Passeggiata dalla Bufalina al lago di Massaciuccoli, arrivo al lago
Passeggiata dalla Bufalina al lago di Massaciuccoli, arrivo al lago

L’acqua ha un colore particolarissimo, illuminata dalla calda luce del sole, il colorito bruno indica la forte componente di torba presente nel fondale.

i colori del lago di Massaciuccoli

Due piccole farfalle nere, di una specie che ormai ben conosco (Amata phegea presente ovunque c’è acqua) catturano il mio sguardo.
Si stanno accoppiando con eleganza su una foglia ai miei piedi, girano in tondo su se stesse, sembrano danzare al ritmo di una silenziosa melodia della natura che i miei orecchi, poco sensibili, non riescono a percepire.

Amata phegea sul lago di Massaciuccoli

Decido di proseguire, dalla radura rotondeggiante ha inizio un nuovo camminamento.
Il sentiero serpeggia tra i pini e le querce, dal tipo di vegetazione mi accorgo di trovarmi all’interno del parco naturale di Migliarino San Rossore.

Il viottolo mi conduce verso una passerella traballante che si avventura tra gli alberi. Mi ritrovo ad attraversare una galleria naturale, creata dalle fronde delle piante, dall’altro lato una luce accecante non mi permette di vedere verso quale meta mi sto dirigendo.

pontili sul lago di Massaciuccoli

La curiosità mi spinge ad andare avanti, nonostante la passarella non sembri stabile.
Mano mano che avanzo l’acqua inizia a comparire sotto i miei piedi e prendere il posto del terreno. Si fa sempre più profonda, i tipici giunchi fanno capolino sui lati del camminamento e si riflettono dentro lo specchio d’acqua.

Il lago di Massaciuccoli e la sua flora

LE PASSERELLE TRABALLANTI

Mi sto inoltrando dentro al lago.
O forse dovrei dire SUL LAGO, perchè di fatto sto camminando sopra la superficie del lago, sospesa a mezzo metro, sopra delle passerelle in legno costruite con la tecnica delle palafitte.

Camminare su queste passerelle è un’esperienza mistica.
Se avete letto il post sull’oasi Lipu saprete che non è la prima volta che cammino sopra il lago di Massaciuccoli.
Ma credetemi, qui è tutta un’altra storia!
Le passerelle dell’oasi sono ben tenute, salde, con manutenzione constante e soprattutto per niente traballanti.

Camminare su queste vecchie assi ormai erose dall’umidità e dall’acqua mette alla prova anche il più coraggioso degli equilibristi.
Ogni volta che si posa il peso su un’asse, questa comincia e vibrare e rimbalzare, come se fosse fatta di gomma.

Bisognare soppesare ogni passo con cautela e controllare che l’asse sia ben inchiodata al supporto (alcune infatti tendono a inclinarsi pericolosamente con il rischio di prendere delle brutte storte alle caviglie) o assicurarsi che l’asse sia abbastanza solida da sostenere il nostro peso, pena la rottura della stessa.
Sembra di camminare sulle uova, un passo leggero dopo l’altro, sperando che vada tutto bene e di non finire a mollo nel lago.

pontili sul lago di Massaciuccoli

Ma il panorama che mi da il benvenuto una volta giunta alla fine della passerella, mi ripaga di ogni accidente, di ogni rischio caduta, di ogni tremarella che ho appena provato.
Il lago si stende di fronte ai miei occhi in tutta la sua immensità.
Lo sguardo può spaziare, libero, a 180 gradi.

il lago di Massaciuccoli

Da questo punto di vista posso scrutare zone che non avevo mai osservato, e soprattutto posso vivere il lago come se fossi un pescatore.
Attorno a me bilance da pesca, o quello che ne rimane.
Alcune baracche ormai collassate sono solo un ammasso di legno e lamiere accartocciate, reti da pesca e tiranti che ormai non sostengono più alcun peso penzolano sfiorando la superficie del lago sospinti dalla leggera brezza.

vecchie bilance sul lago di Massaciuccoli
vecchie bilance sul lago di Massaciuccoli

Alcuni pali che un tempo sostenevano un piattaforma di attracco se ne stanno in mezzo al lago ormai senza scopo, monito di un tempo che fu, dove la pesca era un’attività trainante per la zona.

vecchie bilance sul lago di Massaciuccoli

Tra tutto questo collassare e deflagrare spunta, come un brillante in mezzo al carbone, una bilancia tenuta alla perfezione, sicuramente ancora attiva.
I fiori sui parapetti dei terrazzi stridono in maniera quasi dolorosa con il degrado che li circonda.

Ma la bellezza del lago di Massaciuccoli significa anche questo.
La sua estetica è strettamente collegata a quelle bilance logore e trascurate che ormai ne rappresentano la più profonda identità.

 bilance sul lago di Massaciuccoli

Sono circondata da libellule viola che svolazzano intorno a me e si posano sulle balaustre dei camminamenti.
Cerco di fotografarne una senza finire dentro al lago.
I risultati, in bilico su una passerella gommosetta, non sono dei migliori!

libellula sul lago di Massaciuccoli

Inseguendo al rallenty la libellula, noto dei cartelli integrati nella vegetazione a fianco della passerella.
Qualche proprietario con un esuberante senso dell’umorismo ha deciso di ravvivare la zona con qualche simpatico cartello stradale.

In effetti, per chi vive sul lago e si sposta con la barca, questa è una via di comunicazione a tutti gli effetti.
E questa piccola piattaforma galleggiante, un’improbabile fermata per un taxi a remi.

 lago di Massaciuccoli

Lo scheletro di un albero affiora come d’incanto dalle acque del lago, sembra una scultura di arte moderna, esposta per un pubblico di soli pesci e uccelli.

vecchie alberi sul lago di Massaciuccoli

Torno indietro sui miei stessi passi traballanti, il sentiero che avevo lasciato in precedenza mi conduce verso altri attracchi privati sul lago.
Uno di questi porticcioli ha la porta aperta, ma sento provenire delle voci dal suo interno, non oso avventurarmi per non disturbare.
Gli altri accessi invece chiusi a chiave, per tenere fuori i curiosi come me!

Il sentiero prosegue ancora ma curva verso destra, allontanandosi dal lago, e addentrandosi in quella che è poi a tutti gli effetti la zona più profonda del parco di Migliarino San Rossore.

E’ ora di tornare indietro, non prima però di fare un gradito incontro. Nonostante sia piena estate, una coppia di funghetti sono appena nati grazie al terreno ricco di humus e umidità, grazie anche alla vicinanza del lago.

fungo parco migliarino san rossore

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