Alla scoperta della Piaggetta e del lago di Massaciuccoli

Sono cresciuta nella sonnolenta campagna di Massarosa e fin da piccola ho sentito parlare della “Piaggetta”.
Ignoravo però la storia e l’origine del nome.
Alla Piaggetta infatti sorge Villa Ginori, una signorile abitazione in stile Neogotico, costruita da un’importante famiglia nobile toscana, i Ginori Lisci.
Sì, se ve lo state chiedendo, proprio quelli delle famose porcellane!
Villa Ginori – che prende appunto nome dalla famiglia che l’ha edificata – in gergo comune viene però chiamata anche “La piaggetta”.
Il che fa sorgere un dilemma: è la località ad avere preso nome dalla casa o viceversa?

Così ho chiesto aiuto al mio amico Paolo, membro dell’Associazione Ville Borbone e Dimore Storiche della Versilia, e conoscitore della storia locale.
Paolo mi ha subito messo in contatto con la Presidentessa Maria Assunta Casaroli, che ha finalmente sciolto i miei dubbi, confermando la preesistenza della località sulla villa e raccontandomi quindi le sue origini.

La località “La Piaggetta”, nella piccola cittadina di Quiesa, trae il suo nome da un antico porto lacustre.
Qui attraccavano le merci provenienti dalla città di Lucca e che venivano successivamente imbarcate alla volta di Viareggio.
Quello che oggi chiameremmo uno scalo.
Solo in un secondo tempo, la famiglia Ginori, acquistato il terreno dove sorgevano alcuni malandati edifici, costruirà la bellissima villa che conosciamo oggi giorno, la singolare magione che fronteggia con coraggio il lago di Massaciuccoli.

La villa è famosa per le logge che fungono da ricovero alle barche, per le bifore che si susseguono simmetriche e decorano la facciata, per i mattoncini rossi che le donano quell’aspetto inconfondibile e un po’ austero.

Anche il giardino rigoglioso ed esotico che la circonda è singolare.
Simboleggia la vittoria dell’uomo sulla forza della natura – non sempre giusta e spesso causa di squilibri .
Qui l’uomo è riuscito a guadagnare metri vitali di spazio per le sue necessità, un tempo in questo luogo le placide acque del lago regnavano indisturbate.

La mia passeggiata di oggi alla scoperta del Massaciuccoli ha come meta di arrivo la villa, ma non come soggetto di esplorazione.
Villa Ginori infatti è proprietà privata e ospita attualmente un B&B, qui inoltre è possibile organizzare ricevimenti e matrimoni in grande stile.

Le foto della villa e dei suoi giardini che vi ho mostrato finora sono opera del mio amico Paolo Cherubini – ed è solo per sua gentile concessione che potete apprezzarle.
Paolo è membro dell’ Associazione Ville Borbone e Dimore storiche della Versilia, del cui circuito Villa Ginori fa parte, vi lascio i link all’associazione:
Sito ufficiale Ville storiche
Pagina Facebook Ville Storiche

Allure studio è invece la pagina personale di Paolo, che è ingegnere del suono e si occupa di tutto ciò che riguarda la musica, date un’occhiata!
Senza le sue foto questo articolo non avrebbe potuto essere completo, per cui GRAZIE PAOLO!

CAMMINANDO VERSO LA PIAGGETTA

La mia passeggiata alla scoperta della Piaggetta e del lago di Massaciuccoli inizia dal parcheggio del campo sportivo “il Molinaccio”, dove uno spiazzo attrezzato con cucine, tendoni e panche fa intuire come in questa area si organizzino sagre dedicate alla cucina toscana.
Sulla sinistra si staglia un edificio storico, che fa parte di un complesso più grande, sulla facciata una targa per non dimenticare le atrocità del passato.

targa eccidio nazista

Una via asfaltata si inoltra verso la campagna, stretta tra un filare di tigli secolari e un canale che scorre pigro e silenzioso.
Mi incammino.

Nonostante la via sia carrabile incontro pochissime auto durante la mia passeggiata e più tardi scoprirò il perchè.
La via si rivela un vicolo cieco e l’unica destinazione possibile è Villa Ginori.
Non ci sono altre abitazioni lungo la strada, solo un’affascinante cascina di campagna, circondata dalle acque del Massaciuccoli.
Collocata in uno scenario da fiaba, sembra quasi fluttuare tra le acque, sospesa tra due mondi, quello terreno e quello lacustre.
Nel suo giardino, rigoglioso, spiccano alberi e fiori coloratissimi, e un antico fienile ormai in rovina.

cascina alla Piaggetta
fienile alla Piaggetta

MAGICAMENTE SOSPESI…

Più vado avanti, più la vicinanza del lago si fa intuire.
La strada su cui cammino sembra un lembo di terra magicamente sospeso tra due canali.
Una stretta striscia di terra che galleggia contro ogni previsione, contro ogni logica.
Un fazzoletto di terra che la forza e la testardaggine dell’uomo ha strappato dalla stretta arcigna e prepotente del lago.
Non va dimenticato che un tempo questa era una zona di paludi, acquitrini e malaria, che solo in seguito ad una bonifica diventò abitabile.

cascina alla Piaggetta

Sulla sinistra un canale dall’aspetto più “cittadino”, con spallette in cemento, mi offre una vista sulle colline di Massaciuccoli e sull’edificio de La Brilla, un vecchio opificio dove un tempo si “brillava” il riso e che recentemente è stato restaurato.
Adesso è adibito in parte a museo, in parte a centro di attività culturali.

la Brilla alla Piaggetta

Sulla destra invece si svela la parte più “contadina”, quella più feconda, quella che gode della vicinanza delle acque irrigue del lago.
Un secondo canale scorre indisturbato fra argini naturali, e mi regala una vista libera da ostacoli sulla pianura circostante, sui campi coltivati, fino alle colline di Massarosa e a quelle di Camaiore in lontananza.
Un sottile sentiero si snoda tra i campi, e ve ne parlerò in un prossimo post, dedicato al circuito della via Cava, facente parte del progetto sulle meraviglie del lago di Massaciuccoli.

vista campagna dalla Piaggetta
vista campagna dalla Piaggetta
vista campagna dalla Piaggetta

IL LAGO DI MASSACIUCCOLI

Ed è proprio in questo momento che inizio a scorgere i primi indizi della vicinanza al lago.
Ecco che le prime baracche malandate in lamiera cominciano a comparire, con il loro colorito brunito, dovuto alla ruggine che le sta lentamente divorando, con il loro atteggiamento sbilenco, causato dal marcire delle fondamenta.

Le baracche creano una cornice meravigliosa alla campagna circostante.
Un palcoscenico naturale su cui ognuno di noi – ignaro – recita la sua parte.

baracche alla Piaggetta

Una panchina offre un attimo di ristoro dalla calura estiva.
E’ incorniciata dai lunghi capelli di un salice piangente che si muovono al ritmo del vento e cantano una melodia di fremiti e sussurri.

alla Piaggetta

Il canale si allarga, e si fa lago, proprio in prossimità di Villa Ginori.
Posso già scorgere il suo cancello, e la sua mole.
Adesso il lago mostra quella vivacità di paesaggio tipica del Masssaciuccoli.
Costruzioni equilibriste che assomigliano a fenicotteri che si bilanciano su una sola gamba, canneti a perdita d’occhio, alberi scheletrici che si allungano verso il cielo, specchi d’acqua leggermente increspati dal vento che colmano i vuoti e partecipano alla dinamicità della veduta.

vista del lago di Massaciuccoli dalla Piaggetta

Un’anatra bianca sta navigando lieta a pelo d’acqua.
La vedo arrivare da lontano, sicura, senza paura, verso di me.
Si avvicina così tanto che potrei toccarla.
Raggiunge la riva e inizia a mangiare del cibo che qualche visitatore gli ha portato in dono, sembra abituata alla presenza umana.
Mi avvicino ancora un po’ per fotografarla ma rompo l’incantesimo.
La nostra amica inizia a starnazzare indisposta, temendo che sia lì per rubargli qualche preziosa foglia di lattuga.
Scappo via prima di prendermi una beccata!

cigno alla Piaggetta

L’ARRIVO A VILLA GINORI

E infine eccomi giunta a destinazione, Villa Ginori, vedo il suo cancello, chiuso.
Incorniciato da rampicanti in controluce.
La facciata posteriore non è affascinante come quella anteriore.
E’ solo un muro grigio ricoperto di edere.
Niente fa presagire la grandiosità di una villa del genere da questo punto di osservazione.

Ma un piccolo gioiello non tarda a consolarmi, e conclude la mia passeggiata presso la Piaggetta.
A fianco della villa, una vista meravigliosa su una piccola insenatura del Massaciuccoli – quasi un giardino segreto – si offre al mio sguardo, da qui un sottile canale nascosto tra i falaschi si avventura nel lago e conduce l’immaginazione verso panorami reconditi e misteriosi che solo i più fortunati hanno il privilegio di conoscere.

vista lago di Massaciuccoli dalla Piaggetta












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