Lenti Lensbaby – See in a different way

E’ da quando ho pubblicato il primo articolo del blog che mi ripropongo di scrivere qualcosa sulle lenti Lensbaby che hanno un peso enorme sul mio modo di fotografare, ma ho rimandato, rimandato e rimandato.
Adesso però non posso più farlo, perchè per capire questo blog e il mio approccio alla fotografia bisogna fare qualche passo indietro.

Lenti Lensbaby - See in a different way

C’ERA UNA VOLTA…

Come tutti ho iniziato a fotografare usando lenti classiche, ovviamente autofocus, e una Canon 200d – adesso ho una Canon 250d dopo aver fuso la piccoletta – due macchine semplici, basilari, senza troppi orpelli.
Sufficienti per il tipo di fotografia che mi piace.
Ho sempre odiato i tecnicismi, non ho mai compreso le discussioni che vanno tanto di moda nei forum sulla superiorità di un sensore o la risolvenza di una lente.
I famosi test, i grafici, gli MTF che per me sono valori totalmente astratti e privi di significato.
Non mi sono mai interessata all’argomento perchè non lo ho mai trovato attraente.
Non per pigrizia, perchè se una cosa mi incuriosisce mi ci butto a pesce e voglio sviscerare ogni suo minimo particolare, ma proprio perchè è un lato della fotografia che non intendo approfondire per scelta personale
Preferisco sfruttare il mio tempo in modi che ritengo – a mio parere – più costruttivi, ad esempio uscendo a fotografare.

Per me se una foto è bella, è bella.
Stop.
Potrebbe anche essere stata scattata usando una scatoletta di sardine come camera oscura.
Non solo, mi piace apprezzarla nel suo insieme, non mi va di vivisezionarla al microscopio, ingrandendola al 400% in cerca di rumore o artefatti.
Non l’ho mai fatto prima, quando usavo lenti “canoniche” figuriamoci adesso, che ho completamente abbandonato l’approccio “nitidista”.

Lenti Lensbaby - See in a different way

Ho iniziato con un piccolo kit, il classico kit da 4 soldi di chi comincia, uno zoom 18-55 mm a cui ho abbinato secondariamente un grandangolo 10-18 mm perchè avevo la sensazione di non avere abbastanza angolo di campo visivo negli spazi chiusi.
Poi ho iniziato a volere di più.
Ho cominciato a comprare i primi fissi, un 50mm, poi un 24mm, poi un 35mm.
Il salto di qualità c’era e si vedeva, qualità d immagine superiore, sfuocato da paura.

SORGONO I PRIMI DUBBI

MA…
C’era sempre un ma.
Avete presente quando c’è qualcosa in fondo al vostro cervello che ronza e che non vi da pace, quella vocina che vi dice che non state facendo la cosa giusta?
Ecco quella vocina non riuscivo mai a zittirla!

Lenti Lensbaby - See in a different way

Tornavo a casa, guardavo le foto, erano belle ma mancava qualcosa.
Erano prive di personalità, erano perfette, ma perfettamente vuote.
Guardavo le foto degli altri, guardavo le mie, e non riuscivo a distinguerle.
Le avessi buttate lì, in una “cesta” virtuale di foto, e avessi frugato nel mezzo a mo’ di estrazione del lotto, sarei stata in grado di riconoscere se la foto che avessi pescato fosse mia o di qualcun altro?

Lenti Lensbaby - See in a different way

ALLA SCOPERTA DI UN NUOVO MONDO ENTUSIASMANTE

Iniziai così a sperimentare nuove tecniche.
Stavo cercando qualcosa, non sapevo ancora cosa.
Sapevo solo che dovevo trovarlo, qualsiasi cosa fosse.
Provai tecniche sperimentali, come il fuori fuoco, o l’ICM (intentional camera movement, tecnica con cui ancora ogni tanto mi diverto, ma che va usata con parsimonia).

Scopro un nuovo tipo di fotografia.
Più libero.
Libero dai canoni classici, libero dalle regole.
Libero dalla schiavitù della nitidezza, della messa a fuoco, del pixelpeeping.
Per me è stata una rivelazione.

Lenti Lensbaby - See in a different way

ALLA RICERCA DI UNA DIREZIONE

La mia voglia di fotografare è esplosa, così come la voglia di imparare, non riuscivo a smettere di informarmi, di leggere di nuove tecniche, o studiare fotografi che le praticassero, ero una spugna.
Volevo sapere tutto quello che c’era da sapere.
Farlo mio, e poi trovare la mia strada.

E’ stato allora, che durante le mie ricerche, ho scoperto l’esistenza delle lenti Lensbaby.
Era da un po’ che ero ossessionata da ombre e silhouette nere, e volevo sapere se esisteva un tipo di fotografia come il mio, se aveva un nome, se qualcuno già la praticava.
Ma non trovavo soluzione, se su google scrivevo “fotografia astratta” trovavo foto con pattern che ricordavano i quadri dei più famosi pittori, se invece scrivevo ” fotografia surreale”, ottenevo foto-manipolazioni abilmente composte con Photoshop.
In ogni caso, le mie foto non appartenevano a nessuna delle due categorie.

Lenti Lensbaby - See in a different way

GRAZIE AD HENGKI LEE SCOPRO LE LENTI LENSBABY

E poi, un giorno mi imbatto in LUI!
Hengki Lee!
Il mio “collega di silhouette”, un bravissimo fotografo indonesiano – pluri-premiato a livello internazionale – che aveva un modo di fotografare inquietantemente simile al mio.
La mia domanda restava ancora senza risposta, questo tipo di fotografia non aveva ancora un nome, ma era rassicurante sapere che qualcuno, anche se dall’altra parte del pianeta, aveva una visione simile alla mia.
Lo contatto, parliamo, Hengki vede le mie foto, e mi dice di continuare perchè ho talento.
In pratica mi regala un biglietto per un viaggio sulla luna, credo di avere camminato a 10 metri da terra per 3 giorni.
Alla fine gli domando che tipo di attrezzatura usa, poichè noto delle differenze tecniche nelle nostre foto, nonostante l’approccio sia piuttosto simile.
Ed è li che sento per la prima volta nominare la magica parola “Lensbaby”.
Quella che cambierà per sempre il mio approccio alla fotografia.

Lenti Lensbaby - See in a different way

AMORE A PRIMO…SCATTO

Inutile dire che sono corsa su google a vedere di cosa stesse parlando e dopo un paio di giorni un “Composer” della Lensbaby era tra le mie frementi mani.
Da quel momento mi si è aperto un mondo nuovo.
Un mondo fatto di morbidezza, sfuocato, bolle, distorsioni, tutto ottenibile in camera, senza sforzi, senza ore e ore di post-produzione.
Il fascino di queste lenti è che le foto si creano magicamente davanti a tuoi occhi, mentre metti a fuoco.
Con il solo potere di queste lenti prodigiose, si riesce a plasmare la realtà a nostro piacimento, piegandola al nostro volere, e secondo la nostra visione.
Che sia eterea, gioiosa o più oscura come la mia.

Lenti Lensbaby - See in a different way

Le lenti Lensbaby si adattano a qualsiasi tipo di visione, come l’acqua che si modella perfettamente al contenitore in cui viene versata.

Come si fa a non amare un marchio che sintentizza la filosofia dell’azienda nei seguenti motti:

“We are the enemies of perfection”

“Embrace the blur”

Lenti Lensbaby - See in a different way

“See in a different way”

Lenti Lensbaby - See in a different way

La filosofia Lensbaby era esattamente quello che stavo cercando, mi calzava a pennello, sembrava modellata su di me.
E io su di lei.
Forse è stato un incontro che doveva semplicemente avvenire.

UN DIFFICILE ED ENTUSIASMANTE VIAGGIO LUNGO 3 ANNI

Da allora è iniziato un viaggio che dura da 3 anni, perchè non le ho più abbandonate.
Non vi nego che non è stato un viaggio facile, fatto di alti e bassi, perchè le lenti Lensbaby non sono per tutti.
Sono lenti completamente prive di automatismi, con messa a fuoco manuale.
Spesso mandano in tilt l’esposimetro della fotocamera (soprattutto se come me avete una reflex).
Non hanno stabilizzatore.

Lenti Lensbaby - See in a different way

Sono lenti difficili da usare, hanno una curva di apprendimento molto tosta, il che significa che bisogna essere consapevoli che il primo mese si otterranno solo delle schifezze, tra foto mosse, fuori fuoco, esposte male.
E saranno mesi di delusioni, mesi di scatti buttati, mesi di uscite senza concludere niente.
Ma saranno mesi di “studio” in cui capire come queste lenti funzionano, dovrete farvele amiche, entrarci in sintonia, fino a quando l’obiettivo non diventerà un prolungamento del vostro braccio e della vostra mano, e allora tiltare o mettere a fuoco risulterà così facile e naturale, da farvi pensare di non avere fatto altro per tutta la vostra vita.
Da farvi credere che non sia mai esistito un “prima”.

E appena i primi risultati si cominciano ad ottenere, credetemi, tutta la fatica, tutti gli scatti buttati, tutte le incazzature, svaniscono in un istante, per lasciare spazio alla meraviglia, allo stupore, all’innamoramento e alla dipendenza che queste lenti ti fanno sviluppare.
Se io esco a fotografare, nella mia borsa ci sono sempre ed esclusivamente lenti Lensbaby.
Le uniche volte in cui esco con lenti autofocus è quando so di avere poco tempo per scattare, oppure quando so che mi troverò in ambienti molto bui e claustrofobici (mostre, musei, sotterranei, grotte) dove autofocus, stabilizzatore, e più mm nella zona grandangolare sono lussi di cui non posso assolutamente fare a meno.

Ma mi sono dilungata, come al solito.
In questo post volevo parlarvi anche delle varie tipologie di lenti che uso (che cos’è un Composer e le varie lenti che alloggia, come Edge e Sweet e la differenza nelle zone di messa a fuoco selettivo) ma lo farò nei prossimi articoli.
Stay tuned!

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