Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo

Le lenti Lensbaby Sweet sono lenti che provocano dipendenza.
Siete avvistati.

Sweet in inglese significa “dolce” così come è dolce lo sfuocato che parte dal centro nidito (lo SWEET SPOT), e gradualmente, dal punto di messa a fuoco va ad intensificarsi mano mano che si ci avvicina verso i bordi, rendendo la foto sognante e morbida.

Così:

Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo

LENSBABY SWEET E CONE FOCUS

Questo accade perchè le lenti Lensbaby Sweet hanno un campo di messa a fuoco curvo, per cui l’area di messa a fuoco è circolare e corrisponde al punto massimo di curvatura del campo.
Infatti nelle caratteristiche foto prodotte da queste lenti, seppure ci sia un’area circolare che sia apprezzabilmente a fuoco (lo SWEET SPOT) si può notare che l’area perfettamente a fuoco corrisponde ad un singolo punto posizionato al suo centro, e da esso l’immagine inizia piacevolmente a sfumare in uno sfuocato sempre più intenso che ha la sua massima espressione verso i bordi.
Questo è un effetto collaterale dell’area di messa a fuoco curva, che spesso viene anche chiamata “cone focus” o “cono di fuoco”

Dobbiamo immaginare – per assurdo – di guardare il mondo attraverso un “CONO GELATO TRASPARENTE”, dove la “PUNTA DEL CONO” del nostro cono immaginario corrisponda al nostro punto di messa a fuoco, l’oggetto che la nostra punta andrà ad indicare sarà perfettamente a fuoco.
Da essa, seguendo le pareti del cono, gli oggetti inizieranno a sfuocarsi, dapprima leggermente e impercettibilmente (tutto quello che sta dentro allo SWEET SPOT verrà percepito come a fuoco dal nostro occhio) e poi sempre più sfuocati mano mano che ci avviciniamo ai bordi della foto e ci allontaniamo dalla punta del cono.

In questa foto – e in genere nelle foto con molta vegetazione – si può ben notare il “cone focus,” ossia l’area di messa a fuoco a forma di cono che attraversa il frame in profondità.

Se osserviamo bene la foto notiamo che la sua punta corrisponde con il punto di fuga della foto, dove la strada inizia a girare e la roccia emerge tra la fitta vegetazione.
Osservando le fronde degli alberi e il bokeh, si nota come abbiano una conformazione a cerchi concentrici che dai bordi del frame si ripetono verso il centro, e danno ancora di più l’idea di stare osservando attraverso un cono che ci indica il punto di fuga.

Non è un concetto semplice da comprendere se non si è mai provata una di queste lenti e percepito il modo in cui interagiscono con la realtà che ci circonda.
Spesso questo “cono di messa a fuoco” è visibile mentre si mette a fuoco, si materializza tridimensionalmente nel live view, e si ha una reale e chiara percezione del fenomeno.
Molto più difficile invece comprendere il fenomeno da una foto piatta e bidimensionale.

LENSBABY SWEET E CAMPO DI MESSA A FUOCO CURVO

Non sono un’esperta di ottica, e questo blog di certo non vuole affrontare un tale difficile argomento, ma questo è lo schema semplificato di come lavorano le lenti Lensbaby Sweet ed è il motivo per cui le immagini sono nitide al centro e sfuocate ai bordi, il sensore riesce a risolvere benissimo solo dove la curva del campo di messa a fuoco fa da tangente al sensore che ovviamente è piatto e non segue la curva.
In quell’esatto punto avremo una messa a fuoco perfetta, allontanandoci da esso la foto comincia a sfuocare mano mano che la curvatura si fa più estrema, per questo avremo solo una porzione di foto a fuoco e non – come accade con le lenti classiche con campo di messa a fuoco piatto – una foto nitida da bordo a bordo.

Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo

In questo caso si può parlare anche di fuoco selettivo, poichè grazie alla peculiarità delle lenti Lensbaby, si ha la possibilità di scegliere solo una piccola parte della foto da mettere a fuoco, dandogli risalto e decidendo di escludere altri particolari di disturbo, che cadranno in uno sfuocato indefinito e gradevole.
In questo modo il soggetto emerge dalla foto, si isola dagli altri elementi della scena e questo fa si che l’attenzione di chi osserva la foto si concentri su ciò che il fotografo vuole.

APERTURA E SWEET SPOT

Ciò che influenza maggiormente l’area di messa a fuoco è l’apertura del diaframma.
Infatti mentre solitamente il diaframma influenza la profondità di campo nelle normali lenti, nelle lenti Lensbaby Sweet influenza la larghezza dello “SWEET SPOT”.
Più il diaframma è aperto (quindi un F-stop come F2.8, F3.2 o F4) minore sarà la grandezza dell’area di messa a fuoco.
Ciò significa che avremo un cerchio piccolissimo in cui tutto sarà a fuoco, circondato da un mare di sfuocato.
Più il diaframma sarà chiuso (quindi un F-stop come F5.6 o F8) più l’area di messa a fuoco sarà grande, quindi avremo un cerchio ampio entro cui gli oggetti che ricadranno saranno a fuoco.

Anche la qualità dello sfuocato risulterà diversa.
Più il diaframma è aperto più lo sfuocato sarà morbido e pastoso.
Più il diaframma è chiuso, più lo sfuocato sarà secco e nervoso.
Solitamente uso queste ottiche con un diaframma compreso da F4 e F5.6, perchè credo che diano il massimo a queste aperture, sia come nitidezza che come rapporto tra area a fuoco/qualità sfuocato.
F2.8 è molto difficile da gestire, ed è solitamente ottimale per i primi piani.

SWEET SPOT CENTRALE

Riprendiamo la foto qui sopra e analizziamola assieme.
Ho cercato di indicarvi i concetti che volevo esprimere con cerchi e frecce, visto che non posso fare la “maestrina” e indicarveli fisicamente con una bacchetta.

Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo

Come vedete ho cerchiato la zona centrale che corrisponde all’area di messa a fuoco. Tutto quello che ricade al suo interno è a fuoco, mano mano che ci si allontana, lo sfuocato si fa sempre più intenso.
Con le frecce ho voluto indicarvi la direzione dello sfuocato che dal centro parte in tutte le direzioni e raggiunge i bordi, dove ha la sua massima espressione.
Basti osservare gli anelli della catena, muovendo lo sguardo dal centro verso i bordi, per capire come lo sfuocato diventa sempre più intenso fino a rendere la catena quasi irriconoscibile.
Questo tipo di sfuocato, che definirei quasi “direzionale” perchè da l’impressione di colare verso i bordi, è la caratteristica principale e che contraddistingue maggiormente queste ottiche da tutte le altre.
Dà alle foto un look fin da subito riconoscibile.

SWEET SPOT NON CENTRATO

Se avete letto il post introduttivo al sistema, in cui vi parlo del Composer, saprete dunque che queste lenti sono tiltabili.
Cosa significa?
Che posso variare l’angolazione del piano focale della lente rispetto al sensore e grazie a questo posso muovere lo SWEET SPOT all’interno del frame.
Avere una lente che mi permetta di mettere a fuoco solo ed esclusivamente al centro sarebbe un po’ riduttivo, non credete?
Grazie al tiltaggio invece, posso ricreare la stessa situazione della prima foto (area circolare a fuoco e bordi sfuocati) decidendo io dove posizionare l’area di messa a fuoco, semplicemente tiltando l’obiettivo.
L’area di messa a fuoco si muoverà nel frame , se tilterò il Composer verso sinistra, come in questo caso, sposterò l’area di messa a fuoco verso sinistra.

Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo

Cosa accadrà quindi?
Che avrò sempre un’area di messa a fuoco circolare, ma questa volta invece che essere al centro, sarà sulla sinistra del frame.
Tutto attorno avrò di nuovo lo sfuocato, che sarà però più intenso verso destra, sia per una maggiore quantità di frame a disposizione in cui “spalmarsi”, sia per una questione ottica, poichè quello sarà il punto in cui la lente è più distante dal sensore, quindi sarà impossibile risolvere correttamente le informazioni, senza distorsioni o sfocature.
Se osservate infatti i neon in alto, sul tettino della stazione (una serie parallela di 3) potrete notare come il primo sia della giusta dimensione, ma allontandoci dallo SWEET SPOT e nel punto di maggiore tiltaggio, il terzo neon sia distorto e largo il doppio del primo.

Questa immagine verticale è un esempio dello stesso principio di tiltaggio, riuscite a vedere la zona di messa a fuoco circolare e lo sfuocato progressivo?
Credo che a questo punto abbiate capito come funziona, comunque se non ci riuscite ve li indico io.

Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo

In questa foto ho tiltato il Composer verso l’alto in modo da poter mettere a fuoco il fregio liberty, lasciando cadere il resto dell’edificio in un gradevole sfuocato progressivo.
Le decorazioni si intuiscono vagamente e sono lasciate alla fantasia dell’osservatore che riempe i vuoti di ciò che non riesce a vedere, ed è questo che mi piace tantissimo di queste lenti, svelano e nascondono allo stesso tempo.
In basso si nota una finestra, un altro fregio liberty con una donna distesa, ma tutto è lasciato all’immaginazione, e questo alone di mistero e inquietudine che conferisce alle foto a me piace un sacco.
Beh sì ovvio, altrimenti non sarei qui a narrarvi le meraviglie del sistema!

Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo

APERTURA DIAFRAMMA E SWEET SPOT

Voglio adesso mostrarvi queste due foto a confronto.

Notate qualche differenza palese, oltre ovviamente al fatto che la prima ha lo SWEET SPOT in alto e ad destra e la seconda invece in basso a sinistra?

Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo
Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo

La differenza sta nell’area di messa a fuoco, che ho indicato con i cerchi rossi.
Guardate quanto è piccola prima, e quanto è grossa la seconda.
Vi ricordate il discorso che vi avevo fatto su come il diaframma influenza la grandezza dell’area di messa a fuoco?
Bene, questo è un esempio pratico che spiega visualmente l’effetto, ed è più diretto di mille giri di parole.
La prima foto è stata scattata a F2.8, lo SWEET SPOT E’ MINUSCOLO, in pratica solo il viso del gallo è a fuoco.
La seconda foto invece è stata scattata a F4, lo SWEET SPOT è giù grande, e copre quasi tutto il cartello di pericolo.
Questa è una scelta che ricadrà su di voi, ed il bello di usare queste lenti, è che avrete il controllo totale su quello che fotografate.
Se la foto è bella, sarà merito vostro.
Se la foto farà schifo, potrete solo incolpare voi stessi.
Non ci sono automatismi a cui appellarsi o dietro cui nascondersi, è tutto nelle nostre mani.
Col tempo capirete quali aperture sono migliori per l’uso dovete farne, quali aperture abbinare alle diverse tipologie di scene (primi piani, close-up, paesaggi).

LENSBABY SWEET, LE FOCALI

Gli obiettivi Lensbaby Sweet sono disponibili in 3 lunghezze focali:
35 MM
50 MM
80 MM (fuori produzione ma ancora acquistabile online).

Nonostante funzionino tutti allo stesso modo, ogni lunghezza focale ha le sue caratteristiche peculiari, un 35 mm è molto diverso da un 50mm, e non mi riferisco alla sola ovvia differenza di angolo di campo, ma quanto al fatto che è diversa la grandezza dello SWEET SPOT , diversa è anche la nitidezza e lo sfuocato tra le varie lunghezze focali.
Ogni ottica ha i suoi pregi e le sue difficoltà, come tutte le lenti Lensbaby va capita prima di poterla padroneggiare con sicurezza.

SWEET 35, UN 35MM CHE SI CREDE UN MACRO

Il 35 mm è forse il mio preferito, anche se inizialmente ho impiegato molto tempo ad entrarci in sintonia poichè è più difficile da padroneggiare rispetto al 50mm.
Ha uno SWEET SPOT molto più piccolo, uno sfuocato selvaggio e mettere a fuoco è piuttosto complesso, nonostante questo ha una lunghezza focale più equilibrata e permette di fare un po’ di tutto.
Spesso le lenti Lensbaby vengono accusate di essere poco nitide, ma guardate le foto qui sotto e ditemi se lo pensate ancora.
La nitidezza è impressionante quando il fuoco è accuratamente raggiunto. L’unica differenza con le lenti normali è che la nitidezza non è “spalmata su tutto il frame” ma solo nella zona di fuoco selettivo.
Dai su… sennò che fuoco selettivo sarebbe? XD
Ed è questo che purtroppo non rende popolari le Lensbaby, con la fissazione attuale per la nitidezza da angolo ad angolo, fino all’ultimo pixel nell’angolino estremo del frame, sì anche quello che sta proprio al bordo infimo e che nessuno sano di mente controllerebbe.
Non solo, lo Sweet 35 ha una grande vocazione per le foto close-up, avendo una distanza minima di messa a fuoco veramente ridotta, circa 19 cm.
Con lo Sweet 35 quindi potrete sbizzarirvi a fotografare insetti, fiori, funghi o particolari della flora che vi attirano anche senza il bisogno di avere costose attrezzature con voi.

Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo
Lensbaby Sweet, lenti con campo di messa a fuoco curvo

Commenti

    1. Autore
      del Post
      secretancienttuscany

      you REALLY REALLY have to try them, you won’t be disappointed, i promise!
      selective focus is something different and can change you’re way of shooting. that’s what made me become interested in lensbaby at first, and since then, i never left the system anymore!

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